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Giappone: Tokyo


foto di ( photo by ) Domenico Natale, 1992 e 2008



segnali stradali - signals Arrivando in Giappone ci si sente veramente lontano: un salto verso l'ignoto. Il linguaggio è così diverso, la cultura da scoprire, perfino i segnali stradali sono veramente incomprensibili. Un traffico degno delle più grandi città del mondo, dove si muovono ogni giorno 3 dei 12 milioni di abitanti che la popolano.


No, non è la torre Eiffel (1889), ma certo le assomiglia. Costruita nel 1958 pesa 4000 tonnellate, invece delle 7000 della sua gemella francese, è alta 333 metri, invece di 320. torre di Tokyo - tower in Tokyo descrizione della torre - tower description


panoramica - overview Da sopra la torre, Tokyo sembra immensa perché fino all'orizzonte si vedono case, palazzi, grattacieli, parchi verdi. Ma i grattacieli sono meno che a Manhattan e più lontani. Qui è pieno anche di case piccole e più vicine, di vicoli dove camminano migliaia di persone.
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panoramica - overview
 
Ginza Ginza è il quartiere commerciale di Tokyo, come la quinta strada a New York. Negozi eleganti, elettronica, computer, fotografia. In un piccolo negozio di modellismo, c'erano modelli della gloriosa Fiat 500 e della Ferrari. Che ci fosse la Ferrari può sembrare più normale: poi si capisce la 500 piaceva perché qui di spazio ce n'è poco e le cose piccole piacciono molto.

Dal 1992 al 2008 molto è cambiato: più luci, più elettronica, più architettura futuristica.

 

simulazione treno - simulated train La foto a sinistra riguarda un simulatore che consente di guidare un treno virtuale. A destra un tempio a Kyoto, che consente di pregare in una lingua ignota e con un senso di mistero. Nel Giappone si provano impressioni nuove: si vede la fredda automazione unita alla gentilezza umana, si notano le cose più moderne insieme alle più antiche. tempio - temple
     

 

shinkaisen hostess

Nella foto sopra si vede lo Shinkansen (pallottola di fucile) che era il treno più veloce del mondo, prima del TGV francese, l'ICE tedesco e il Pendolino italiano. Va silenziosamente attorno ai 250 km orari ed entrando in galleria si sente che è completamente isolato dall'esterno. All'interno della vettura è tutto segnalato: destinazione, orario, velocità, distanza dalla stazione successiva. Quando si apre la porta e entra qualcuno del servizio si assiste ad una scena di gentilezza: il controllore ad esempio fa un bell'inchino e si leva il cappello, anche se non lo guarda nessuno, e così l'hostess che offre qualcosa da mangiare, e così la seconda hostess e così la terza... colpisce questo senso gentile quasi di sacralità sociale. E sono sempre in tanti, per ogni servizio c'è tanta gente. Nell'ultima foto alcune hostess, elegantissime, aspettano il treno. Il lavoro di gruppo è di casa, la qualità totale quasi una realtà. Può capitare alla stazione, mentre si aspetta il treno, vedere, di fronte ad un problema di lavoro, alcune persone radunarsi, fare una breve riunione, sciogliersi e risolvere la cosa. Poi il treno arriva puntualmente, fermatosi distante pochi centimetri dal punto prestabilito, riparte dopo pochi secondi. Non si sa quanto software e quanta automazione c'è dietro a tutto ciò. Ma l'assistenza umana non manca.

 

I treni del 2008 si sono trasformati
 

 

Sono molto utilizzati nelle carrozze i pannelli luminosi con indicazioni in tempo reale dell'avanzamento dei treni.

 

 

Sui marciapiedi le code per salire in treno sono molto precise (i treni si fermano esattamente sempre negli stessi punti, per pochissimo tempo, con un margine di errore di pochi centimetri): la coda verde per il treno in arrivo, la coda rossa per il treno successivo.

 

La pulizia dei treni al primo posto! Sulla sinistra una squadra di operai è in attesa del treno.

Appena il treno arriva uno degli operai è pronto a raccogliere eventuali rifiuti all'uscita dei passeggeri...

...poi salgono tutti e tre per una rapida pulizia di circa un minuto. Solo dopo, i passeggeri successivi possono salire.

 

La stazione centrale è un continuo e intenso alternarsi di treni.

 

Verso l'aeroporto di Narita si incontra un sistema di monorotaia abbastanza complesso: i treni viaggiano sospesi sotto la monorotaia e non sopra.

A proposito dell'aeroporto, occorre fare attenzione se si deve scendere al Terminal 2 o 1: il pannello luminoso può aiutare.



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