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 museo informatico - computer museum: software

 

1970: gigo (garbage in - garbage out)

GIGO (Garbage In - Garbage Out)

Gigo: "Garbage In Garbage Out". Famoso motto del Software Engineering degli anni '70 riportato in un poster esposto in un'aula scolastica di un Istituto di Boston; era usato frequentemente per dire che se nel computer metti "immondizia" esce "immondizia". Come dire che il computer non inventa nulla e se inserisci "dati errati" ottieni in risposta "dati errati".

Ai giorni nostri il detto è un chiaro riferimento al tema della qualità dei dati e si sta trasformando in "Garbage In Quality Out". L'argomento è oggetto di una professione emergente. Solo facendo attenzione alla qualità dei dati, si possono trasformare i dati in informazioni e conoscenze, tenendo in considerazione le esigenze dell'utente finale (foto D. Natale, 1991).

 

 

1960-2000: Cobol

Cobol

Piccola "tomba" dedicata al Cobol presente nel 1993 nel Computer Museum di Boston. E' un tassello importante della storia del Cobol (COmmon Business Oriented Language). Un tecnico che lavorò sul linguaggio negli anni '60 riteneva che il Cobol sarebbe stato utilizzato per poco tempo, mentre, contrariamente alle aspettative, è ancora grandemente impiegato e riutilizzato, con sofisticati strumenti di ausilio che ne garantiscono la strutturazione e la manutenibilità. (foto D. Natale, 1993).

I risultati di un sondaggio di Butler Group mettono in evidenza come l'americano medio utilizzi ancora il linguaggio di programmazione Cobol almeno 13 volte al giorno nello svolgimento di attività di routine come ad esempio telefonare, usare la carta di credito o viaggiare nel tragitto casa-ufficio. Questo semplice dato indica quante siano ancora oggi le applicazioni che si basano sul linguaggio che, quest’anno, compie 50 anni. (newsletter@zerounoweb.it 25 marzo 2010).

 

 

 

Modulo di carta per il Cobol

Esempio di scrittura di un programma Cobol che si effettuava negli anni '70. 

I programmi venivano scritti a matita sul modulo, perforati su schede, letti dall'elaboratore e quindi manutenuti riga per riga attraverso terminali "non intelligenti", cioè senza CPU, memoria, floppy, grafica. 

Le righe verticali del modulo erano un utile riferimento per una scrittura ordinata che garantiva successivamente una buona leggibilità (personale).

1970: modulo per la scrittura del Cobol - language form

 

 

1985-1990: windows 3.0

Windows 3.0

Negli anni 1985-1990 la maggior parte dei PC usava schermi monocromatici verdi. 

Tra le prime versioni di Windows la versione 3.0 è stata un importante riferimento, che coesisteva col sistema operativo MS-DOS. MS stava per Microsoft, la casa leader di Seattle (foto D. Natale, 1995).

 

 

1992: wordstar

WordStar

E' raro vedere oggi interfacce a caratteri (cioè non grafiche) su schermi monocromatici verdi. WordStar per MS-DOS era un prodotto del 1992, molto diffuso per il trattamento dei testi, della WordStar International Corporation (foto D. Natale, 1995).

 

 

NCSA home page

La National Center for Supercomputing Applications della Università di Illinois, dove fu sviluppato il famoso primo browser Mosaic, lanciò il suo sito World Wide Web nel gennaio 1993. La prima home page aveva un colore grigio, che si combinava bene con il grigio degli sfondi che caratterizzava tutti i browser di quel tempo. Il "bevel" faceva sì che l'immagine emergesse dallo sfondo.

"Created by National Center for Supercomputing Applications (NCSA), www.ncsa.uiuc.edu. Copyright 1997, University of Illinois Board of Trustees."

1993: NCSA home page
 

 

1993: Mosaic

Mosaic

Mosaic fu il primo browser sviluppato dalla National Center for Supercomputing Applications della Università di Illinois e diffuso all'inizio del 1993.

"Created by National Center for Supercomputing Applications (NCSA), www.ncsa.uiuc.edu. Copyright 1997, University of Illinois Board of Trustees."

 

 

linguaggi - languages

Linguaggio

"I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo": concetto di Ludwig Wittgenstein particolarmente vero oggi anche nel mondo dell'informatica dove ogni linguaggio apre diversi orizzonti: i linguaggi informatici esistenti sono oltre 400. (poster in originale - Circolo linguistico "Lingue in contatto" 1991 "Estate per pensare" - ristampato dal comune di Moena in collaborazione con "Shangrillà" Associazione Interetnica Trento)

 

 

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