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 museo informatico - computer museum: hardware

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1940: Olivetti M40

Olivetti M40

Macchina da scrivere Olivetti M40 degli anni 40-50, ad azionamento manuale. I martelletti portanti i caratteri erano disposti in modo circolare. Ad ogni pressione di un tasto il martelletto con la lettera corrispondente andava a colpire un nastrino impregnato di inchiostro che consentiva di imprimere sulla la carta lettera per lettera. I martelletti erano disposti in modo tale da ridurre la probabilità che si incastrassero tra loro. Per questo motivo la tastiera vedeva disposte le lettere (come è "inutilmente" ai giorni nostri sui computer) in modo apparentemente disordinato. Da qui il nome Qwerty delle tastiere, il cui nome riflette la disposizione delle lettere iniziali nella prima riga della tastiera.Il rullo su cui si poggiava la carta si spostava, un pò rumorosamente, da destra verso sinistra, ad ogni battuta di un tasto, l'andata a capo e il ritorno del rullo si gestivano con la leva posta sul carrello in alto, dopo che un campanello segnalava in anticipo la fine della riga. Frequente era l'uso di carta carbone per effettuare più copie e l'uso della gomma per le correzioni (foto D. Natale, 2001). 

 

 

Olivetti

Le macchine da scrivere Olivetti sono state famose in tutto il mondo. La Studio 45 a sinistra era facilmente trasportabile. Esposizione  alla mostra informatica bit@byte   a Roma all'Accademia dei Lincei dal 24 ottobre al 20 novembre 2005

 

Museo delle macchine da scrivere

A
Parcines (10 km da Merano) è stato aperto il Museo della macchina da scrivere. Con i suoi centinaia di oggetti esposti offre un ampio quadro della storia della macchina da scrivere dal 1864 alla fine degli anni '80, quando il computer soppianta definitivamente la macchina.

Si può osservare la riproduzione della prima macchina, con parti in legno, ideata da Mitterhofer a Vienna. Sono presenti anche originali macchine dell'Olivetti (si noti il suggestivo poster con Dante).

Sono esposte varie macchine...

 

...per scrivere note musicali (1950)
...per scrivere 3.100 caratteri dell'alfabeto giapponese (1970)

...per scrivere caratteri cirillici (1900)

...prodotta in Inghilterra con tastiera tondeggiante (1908)

 

1973: Casio 121-L

Casio 121-L

Calcolatrice elettronica della Casio importata in Italia dalla Lagomarsino agli inizi degli anni '70. Display celeste di ben 12 cifre, peso di 1,4 kg, funzionante da 100 a 240 V. Il prezzo era paragonabile a quello di un PC di oggi (foto D. Natale, 2000).

 

 

La memoria ha preso il volo

Sopra un olio su tela di M. Spiezia del '74 - raffigurante un gabbiano sul mare - è appoggiato a sinistra 1 K di memoria degli anni '60 e a destra 2 Mega degli anni '90. La compressione dello spazio è incredibile! (foto D. Natale, 1994)

1960-1990: memorie e arte - memories and art

 

 

1980: home computer Commodore 64

Commodore 64

Primo home computer apparso agli inizi degli anni '80 in Italia, dotato di lettore esterno di floppy-disk, collegabile al televisore di casa, RAM di 64 K all'interno della tastiera (foto D. Natale, 2000).

 

 

1959: Brainiac K-30 (logic machine for children)

Brainiac K-30

Piccolo laboratorio da casa del 1959 per comporre circuiti elettrici; puo' considerarsi il precorritore degli home computer del 1980 per ragazzi. Veniva utilizzato ruotando degli appositi dispositivi, opportunamente impostati, che provocavano l'accensione delle luci. 

Nella foto sono accese le lampadine raffiguranti a sinistra il numero 3 e a destra il numero 16, secondo la numerazione binaria. Consentiva anche esercizi di logica e ragionamento. In pratica visualizzava con 2 serie di 5 lampadine, alimentate da batteria, numeri binari contenibili in 2 byte di 5 bit ciascuno: quindi 32 numeri in ogni dispositivo e complessivamente 1024 numeri (il laboratorio Brainiac ® è stato prodotto da Science Material Center ©, New York, 1959) (foto D. Natale, 2000).

 

 

 

Aula informatizzata

Aula dedicata all'insegnamento della professione informatica in un Istituto Tecnico di Boston nel 1991.

Si fa notare sul muro una lista di comandi per l'uso standard dei tasti funzionali (foto D. Natale, 1991)

1991: aula - classroom
 

 

1950: regolo calcolatore - slide-rule

Regolo calcolatore

Due tipi di regolo calcolatore lineare (detto anche logaritmico o proporzionale) utilizzati negli anni 50-60 da ingegneri, matematici e geometri. 

Il regolo permetteva di eseguire con rapidità le quattro operazioni, potenze e radici; risale alle scale logaritmiche che l'inglese Gunter realizzò nel 1620 (foto D. Natale, 2001).

 

 

1990-2000: floppy / CD

Floppy e CD

La dimensione dei floppy disk e dei CD si è ridotta notevolmente nel tempo. Il floppy flessibile più grande della fine degli anni '80, utilizzato da PC per word processor in sistemi IBM, era di 8 pollici; leggermente inferiore quello di 5 pollici e 1/4; segue il floppy rigido di 3 pollici e 1/2; il CD più usato è di poco inferiore ai 5 pollici, ma notevolmente più capiente; segue il piccolo CD di circa 3 pollici (foto D. Natale, 2001).

 

 

Disco ottico

Il disco ottico di fine anni '80 della Laserdata (azienda leader negli Usa per la gestione di immagini-documenti) aveva una capacità di 2,6 GB: si noti la proporzione rispetto ad una scheda di memoria di una fotocamera digitale di oggi che può contenere anche oltre 10 GB. La velocità di scrittura/lettura era certamente più elevata (S. Vezza, foto D. Natale).

 

Cùbito

1500 a.c.: strumento di misura - 1500 b.c.: measurement tool

l cùbito, dal Museo Egizio di Torino, è uno strumento (in legno) di misura lineare utilizzato in Egitto durante la XVIII Dinastia e il Nuovo Regno (1500 a.c. circa). In uso anche presso vari popoli del Mediterraneo come i Greci e i Romani. Il cùbito, riportato nella foto in primo piano, corrispondeva, per i greci e i romani, a 44,4 centimetri. L'espressione "a caratteri cubitali" deriva proprio dal cùbito. (Informazioni tratte dalla pubblicazione di A.M. Donadoni Roveri sul "Museo Egizio", Barisone Editore, e dal Dizionario Enciclopedico Treccani). (foto M.G. Natale, 2000).

 

 

1686: compasso - compass

Compasso

Compasso di proporzione di Jacopo Lusverg (1686) esposto nel Museo degli Strumenti per il Calcolo di Pisa gestito dalla Fondazione Galileo Galilei (vedi link). Fu un "parto di quel elevato ingegno di Galileo Galilei" come recita il libro "Il compasso geometrico adulto per opera di Giacomo Lusverg" op.cit. nel Museo suddetto, unico in Italia e tra i pochi del mondo (foto D. Natale, 2000).

 

Multimedia anni '60

Registratore a bobine Geloso (detto anche gelosino) e proiettore di diapositive singole Malinverno-Milano.

 

 

1975: Texas Instruments TI-1250

Texas Instruments TI-1250

Calcolatrice della Texas Instruments della metà degli anni '70, assemblata in Italia, con display rosso a 8 cifre, divenuta famosa per le successive versioni programmabili (foto D. Natale, 2000). 

 

 

Inzadi

Calcolatrice elettronica scrivente Inzadi E16-4. Nastrino di carta Olivetti. Anni '50-'70.

 

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